HIRO, un’innovativa terapia per persone con demenza
Un contributo di Alessandra Lasalandra, Miriam Di Diego, Cristina Mele, Tiziana Russo Spena (Università Federico II, Napoli), Gianfranca Duca, Cristiana Bonfanti (Residenza del Sole, Cinisello Balsamo)
Il numero delle persone con demenza è in costante crescita, con un forte impatto sui sistemi familiari e in generale sul Sistema Sanitario[1]. In Italia a oggi sono circa un milione e centomila le persone con demenza[2].
Nell’attuale scenario l’incidenza della malattia rappresenta una preoccupazione pressante, soprattutto a causa del numero crescente di anziani con sintomi comportamentali e psicologici correlati alla demenza (BPSD). I BPSD costituiscono i principali fattori di rischio per un decorso più grave nella demenza e compromettono, più degli altri sintomi, il benessere e la qualità di vita del paziente e dei caregiver. Sono infatti la causa più frequente di istituzionalizzazione e – di conseguenza – anche dell’aumento dei costi di assistenza sanitaria[3]. Le linee guida per la gestione dei disturbi del comportamento indicano l’utilizzo di terapie non farmacologiche attraverso interventi psicosociali e ambientali[4].
La proposta di sperimentazione dell’utilizzo di una bambola “robotica” è stata dunque accolta con entusiasmo dall’equipe socio-sanitaria delle Residenze del Sole, centro di servizi sociosanitari-assistenziali per anziani[5].
Questo progetto si configura come l’esito “naturale” del consolidato impegno della struttura nelle terapie non farmacologiche e nell’innovazione tecnologica, ulteriormente rafforzato dall’esperienza della pandemia. L’obiettivo principale è offrire un valido supporto nella cura delle persone fragili e dei loro caregiver intento che la nostra RSA persegue anche attraverso studi, ricerche e nuove soluzioni integrate. Queste soluzioni mirano a sviluppare nuove pratiche nelle terapie assistenziali, abilitando un approccio più efficace e innovativo alle cure.